“Il noto gruppo di attori di cabaret inglesi intesse una satira brillante sulle assurdità dell’esistenza. Nel mirino sono le guerre coloniali, la vita di caserma, il mondo della finanza, il controllo delle nascite, il cenone di Natale.”
Così il mondo dei Terry Jones e Gilliam ha incontrato quello di Alfonso Cuarón.
Assurdo. Come potrà mai essere collegata la commedia del 1983 al terzo capitolo della saga di Harry Potter? Non attraverso i giochi di trama e di intrecci, ma attraverso le immagini cinematografiche, tra una “ruberia” e un omaggio.
La straordinarietà di una citazione del genere sta nella somma delle diverse arti che essa è in grado di abbracciare: quella letteraria – attraverso la trasposizione cinematografica del testo – e quella delle immagini in movimento che immaginate prima, mescolate, ricercate e omaggiate poi, acquistano un significato completamente differente da quello che potremmo aspettarci da una citazione quale quella appena vista nel video.
Monty Python – Il senso della vita narra le vicende dei protagonisti con uno stile da commedia estremamente distante dalle atmosfere de Il Prigioniero di Azkaban, pellicola dal sapore decisamente dark che si discosta in maniera ben decisa dagli altri capitoli con protagonista il nostro amato mago di Hogwarts. Tuttavia, da un regista come Alfonso Cuarón (recentemente premiato dall’Academy per il suo Roma) non potevamo aspettarci altro. Ma questo meriterebbe un altro articolo a sé.
Per non allontanarci troppo dalle parole chiavi ruberia e Hogwarts, maghi e streghe, Movie References ha trovato per noi un altro estratto molto interessante, dal quale si evince – in maniera ancor più esplicativa – quanto possa essere magico il mondo delle suggestioni immaginifiche quando si fa cinema, soprattutto quando sei un autore di fama mondiale e ti piace l’idea di poter omaggiare chi ti ha preceduto.
La cosa divertente, nel caso de Il Principe Mezzosangue del 2009, è che il nostro regista David Yates, ha omaggiato il collega John McTiernan in una sequenza dal suo Die Hard con protagonista proprio Alan Rickman, nonché il nostro amato Severus Piton.
Divertente come, in curiose circostanze come questa – e tante altre nella storia del cinema – , personaggi cult “scambino” i reciproci ruoli per divertenti scherzi di “sceneggiatura”.
E poi, last but not least, quanto ci fa effetto rivedere il nostro amato Alan Rickman negli anni?
Rubrica in collaborazione con @movie.references
“Il noto gruppo di attori di cabaret inglesi intesse una satira brillante sulle assurdità dell’esistenza. Nel mirino sono le guerre coloniali, la vita di caserma, il mondo della finanza, il controllo delle nascite, il cenone di Natale.”
Così il mondo dei Terry Jones e Gilliam ha incontrato quello di Alfonso Cuarón.
Assurdo. Come potrà mai essere collegata la commedia del 1983 al terzo capitolo della saga di Harry Potter? Non attraverso i giochi di trama e di intrecci, ma attraverso le immagini cinematografiche, tra una “ruberia” e un omaggio.
La straordinarietà di una citazione del genere sta somma delle diverse arti che essa è in grado di abbracciare: quella letteraria – attraverso la trasposizione cinematografica del testo – e quella delle immagini in movimento che, mescolate, ricercate e poi omaggiate, acquistano un significato completamente differente da quello che potremmo aspettarci da una citazione quale quella appena vista nel video.
Monty Python – Il senso della vita narra le vicende dei protagonisti con uno stile da commedia estremamente distante dalle atmosfere de Il Prigioniero di Azkaban, pellicola dal sapore dark che si discosta in maniera ben decisa dagli altri capitoli con protagonista il nostro amato mago di Hogwarts.
Per non allontanarci troppo dalle parole chiavi ruberia e Hogwarts, maghi e streghe, Movie References ha trovato per noi un altro estratto molto interessante, dal quale si evince in maniera ancor più esplicativa, quanto possa essere magico il mondo delle suggestioni immaginifiche quando si fa cinema, soprattutto sei sei un autore di fama mondiale e ti piace l’idea di poter omaggiare chi ti ha preceduto.
La cosa divertente, nel caso de Il Principe Mezzosangue del 2009, è che il nostro regista David Yates, ha omaggiato il suo collega John McTiernan in una sequenza dal suo Die Hard con protagonista proprio Alan Rickman, nonché il nostro amato Severus Piton.
Divertente come i personaggi “scambino” i loro ruoli per divertenti scherzi di “sceneggiatura”.
E poi, quando ci fa effetto rivedere il nostro amato Alan Rickman negli anni?