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#QUESTIONTIME
Prof hai visto il trailer di Ms. Marvel, la nuova serie Tv che uscirà domani su Disney+? L’altro giorno mi spiegavi che diversi personaggi hanno combattuto sotto questo nome quindi, fra tutti, chi è questa nuova eroina che andremo a conoscere? Che poteri ha Kamala Khan, e che differenze ci sono con il fumetto?
Speravo che almeno stavolta me la sarei cavata con poco e invece devo di nuovo dilungarmi in spiegoni e antefatti prima di poter cominciare a parlare di Kamala, di cui mi chiedi.
Proprio come ricordi anche nella domanda, Kamala è solo l’ultima a fregiarsi del nome di Miss Marvel rifacendosi alla prima donna che l’ha usato, ovvero Carol Danvers, l’attuale Capitan Marvel.
Molto velocemente, ti ricordo che Carol ha ottenuto i suoi poteri durante uno scontro tra il primo e originale Capitan Marvel e Yon-Rogg, dove viene investita da un’esplosione di energia che fonde il suo DNA con quello di Capitan Marvel, rendendola in parte Kree e in parte umana (Marvel Super-Heroes 13 – 1968).
In principio ha assunto il nome di Miss Marvel, seguito poi da quelli di Binary, Warbird e, prima di adottare dal 2012 il titolo di Capitan Marvel, nuovamente Miss Marvel con un costume ottimo sia per combattere il crimine che per andare in piscina!
La seconda eroina che porta il nome di Ms Marvel è stata Sharon Ventura.
Comparsa nel 1985 sulla testata da solista della Cosa dei Fantastici Quattro (The Thing 27), Sharon era una stunt motociclista che, conosciuto Ben, si sottopone ad un esperimento per aumentare la forza a livelli superumani. Il tutto per combattere in una lega di wrestilng per superesseri insieme alla Cosa, con cui inizia una relazione. Si unisce ai Fantastici Quattro con il nome di Ms. Marvel, fino a quando non viene colpita da una scarica di raggi cosmici che la mutano come la Cosa, e infatti assumerà il nome di Donna Cosa (She-Thing).
Va detto che la trasformazione l’ha sconvolta tanto che in principio ha tentato più volte il suicidio.
La terza ad assumerne l’identità è stata Karla Sofen supercriminale conosciuta con il nome di Moonstone nella squadra degli Oscuri Vendicatori, voluta da Norman Osborn in seguito a Secret Invasion e durante Dark Reign.
E giungiamo finalmente a parlare della nostra Kamala che, dall’aprile del 2014, ne ha fatta di strada!
Prima però un piccolo antefatto:
durante la saga Infinity, Thanos e Freccia Nera si affrontano ferocemente e prima che il sovrano degli Inumani soccomba sotto i colpi devastanti del folle titano, Freccia Nera fa esplodere una bomba di nebbie terrigene che ricoprono l’intero globo investendo anche Khamala Khan!
NB. Tali nebbie sono alla base dei poteri della civiltà Inumana; si tratta di una sostanza in grado di mutare il genoma degli esseri viventi rivelandone la vera natura. Nel mondo, chiunque abbia in sé anche solo tracce di genoma inumano acquisisce i poteri.
Di origine Pakistana, Kamala è un’adolescente che vive con la sua famiglia a Jersey City nel New Jersey, nello stato di New York.
Viene investita dalle nebbie terrigene dopo essere andata via da una festa subito dopo aver rifiutato di bere della vodka offertale (oltre che minorenne, Kamala è anche musulmana e la sua fede le vieta di bere alcolici). Ben presto scopre di aver acquisito incredibili poteri elastici e anziché darsi alla pirateria indossando un cappello di paglia da sempre affascinata dai supereroi, decide di dedicarsi al supereroismo omaggiando nel costume e nel nome la sua supereroina preferita: Capitan Marvel!
Nonostante qualche piccolo problema iniziale, riesce molto rapidamente ad imporsi sulla scena supereroistica sebbene si accorge presto che il mondo è ben più complesso di quanto non appaia.
Entra a far parte di una formazione degli Avengers ma, non condividendo alcune scelte degli adulti e decisa comunque a voler fare la differenza, fonda il supergruppo dei Champions insieme a Spider-Man (Miles Morales), il fichissimo Hulk (Amadeus Cho), Nova (Sam Alexander), Viv Visione (figlia di Visione) e il Ciclope adolescente (Scott Summers) giunto dal passato ai giorni nostri.
NB. Per la cronaca: il nome dei Champions (Campioni) richiama e omaggia l’omonimo supergruppo degli anni ’70 con base operativa a Los Angeles e di cui facevano parte Ercole, Ghost Rider, Vedova Nera, Uomo Ghiaccio e Angelo.
Nei fumetti, i poteri di Kamala sono di tipo fisico. Un polimorfismo che le consente di allungarsi e deformarsi a piacere e che, di diritto, la fa entrare nel club-dei-tizi-che-si-allungano come ad esempio – giusto per citarne qualcuno – Mister Fantastic, Plastic Man, Elongated Man, Monkey D. Luffy, Elastigirl, Tiramolla, Dhalsim, Jake il cane e tanti altri.
Nella serie tv che la vede protagonista, invece molti dettagli sono stati cambiati, a cominciare proprio dai suoi poteri e dalla loro origine: da quanto si vede nel trailer, Kamala sembra ottenere i suoi poteri da un braccialetto mistico o alieno (qualcuno ha per caso pensato all’Omnitrix di Ben10?) che genera una specie di aura di energia viola che usa per creare scudi di forza. Dei costrutti simili a quelli che generano le Lanterne verdi per proteggersi o attaccare, e che le dona anche la capacità di camminare nell’aria (nei fumetti le basta allungare le gambe per andare dove vuole).
Proprio il braccialetto (seppur con design differenti tra fumetto e tv) è un elemento imprescindibile per Kamala, poiché si tratta di un cimelio che fa parte della sua famiglia da generazioni e non manca mai di indossarlo sia nelle vesti civili, che in quelle di Ms. Marvel.
Qualora fosse confermata l’origine cosmica/extraterrestre del manufatto (e forse di Kamala stessa che, quindi, da Inumana come nei fumetti diventerebbe invece Kree), mi viene da associarle alle Bande Quantiche che indossava Quasar o alle Negabande sfoggiate dal primo e originale Capitan Marvel.
Considerando che la giovane Khan sarà presente anche nella seconda pellicola dedicata a Carol Danvers, non è escluso che Capitan Marvel non faccia una capatina in uno o più episodi.
Nel congedarmi voglio dire come, visto il taglio frizzante dato alla serie, per molte scelte stilistiche (i sogni e le fantasie disegnate di Kamala, ad esempio) mi ha ricordato Scott Pilgrim vs the World (Edgar Wright, 2010)